Esplora contenuti correlati

Progetti finanziati con Fondi Strutturali

La programmazione comunitaria 2014/2020 riconosce particolare importanza alla promozione della parità tra uomini e donne e all’integrazione della prospettiva di genere in tutte le fasi della preparazione e dell’esecuzione dei programmi.

L’art. 7 delle disposizioni comuni applicabili ai Fondi Strutturali di Investimento Europei (SIE) del Regolamento UE 1303/2013 (Regolamento generale) vincola, infatti, gli Stati membri alla promozione della parità tra uomini e donne ed all’integrazione della prospettiva di genere in tutte le fasi della preparazione e dell’esecuzione dei programmi, anche con riferimento alla sorveglianza ed alla valutazione. L’Accordo di partenariato per l’Italia sull’impiego dei Fondi Strutturali per il periodo 2014/ 2020 adotta la scelta strategica di concentrare parte delle risorse finanziarie sulle politiche dedicate a target specifici, tra cui le donne, rispondendo alla necessità di agire sui territori con un approccio integrato attraverso azioni positive ed interventi trasversali.

Il Dipartimento per le pari opportunità, in qualità di presidio nazionale per l’attuazione del principio trasversale di pari opportunità e non discriminazione, partecipa all’attuazione della strategia della politica di coesione attraverso azioni di sistema.

Progetto “Lavoro agile per il futuro della PA” – Pratiche innovative per la conciliazione vita-lavoro

Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Governance e Capacità Istituzionale 2014/2020, Asse 1, il Dipartimento per le pari opportunità è beneficiario, sulla base della Convenzione sottoscritta con il Dipartimento della Funzione pubblica in data 28 luglio 2016, del progetto “Lavoro agile per il futuro della PA”.

Il progetto prevede la realizzazione di un’azione di sistema articolata sul tema della conciliazione vita–lavoro, quale questione centrale e strategica che colloca a pieno titolo il mainstreaming di genere nelle politiche di sviluppo economico, oltre che di accesso e permanenza delle donne nel mondo del lavoro.

Il progetto si pone in coerenza con quanto stabilito nell’articolo 14 della Legge 124/2015 (riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche), che prevede interventi volti a favorire la conciliazione vita-lavoro del personale della PA, e risponde all’esigenza di diffondere nelle PA un nuovo modello culturale di organizzazione del lavoro più funzionale, flessibile e capace di rispondere agli indirizzi di policy e alle esigenze di innalzamento della qualità dei servizi, nonché di maggiore efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. Il cuore dell’iniziativa è rappresentato dalla realizzazione di progetti pilota per la sperimentazione di percorsi di smartworking nelle PA, centrali, regionali e locali, fornendo un supporto alle PA individuate.

Progetto “Metodi e strumenti valutativi per il mainstreaming di genere”

Nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Governance e Capacità Istituzionale 2014/2020, Asse 3, il Dipartimento per le pari opportunità è beneficiario, sulla base della Convenzione sottoscritta con l’Agenzia per la Coesione Territoriale  in data 25 maggio 2018, del progetto “Metodi e strumenti valutativi per il mainstreaming di genere”. Il progetto si propone di fornire indicazioni metodologiche, operative e di governance, per integrare la prospettiva di genere nella valutazione degli interventi realizzati nell’ambito dei programmi di investimento pubblico.

L’obiettivo generale è quello di rafforzare le capacità istituzionali, sia attraverso lo sviluppo di metodologie e strumenti innovativi di valutazione, sia attraverso valutazioni tematiche, al fine di integrare efficacemente la prospettiva di genere nella programmazione ed attuazione degli interventi.

Si intende accrescere l’efficacia delle politiche a partire dalla valutazione dell’impatto che queste hanno sulla vita di uomini e donne. La valutazione di genere delle politiche programmate permette di vedere come esse influiscono sulla vita di donne e uomini rendendo questo impatto leggibile anche agli altri attori che sono presenti nel contesto, promuovendo la trasparenza delle politiche e la partecipazione di cittadini e cittadine alla vita economica, sociale e politica.

Torna all'inizio del contenuto