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I parametri minimi per l’ottenimento della certificazione della parità di genere

Allo scopo di definire gli standard tecnici del sistema di certificazione della parità di genere, con decreto del Capo del Dipartimento per le pari opportunità del 1° ottobre 2021, presso il Dipartimento per le pari opportunità è stato istituito un Tavolo tecnico sulla certificazione della parità di genere con la partecipazione di rappresentanti del Dipartimento per le politiche della famiglia, del Ministero dell’economia e delle finanze, del Ministero dello sviluppo economico, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e della Consigliera nazionale di parità. Il lavoro del Tavolo è confluito nella Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere che prevede l’adozione di specifici Kpi inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni” pubblicata dall’Ente nazionale di unificazione (Uni) il 16 marzo 2022 e rivolta alle organizzazioni sia pubbliche che private.

Con decreto della Ministra per le pari opportunità e la famiglia del 29 aprile 2022, registrato alla Corte dei conti il 16 giugno 2022 Reg.ne n. 1606 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 152 del 1 luglio 2022, sono stati interamente recepiti i parametri fissati dalla Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022. Inoltre, è stato specificato che al rilascio della certificazione della parità di genere alle imprese in conformità alla UNI/PdR 125:2022 provvedono i soli organismi di valutazione accreditati ai sensi del regolamento (Ce) 765/2008: in Italia tali organismi sono solo quelli accreditati da Accredia, l’Ente italiano di accreditamento. Con lo stesso decreto sono state fissate altresì le modalità di coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e dei consiglieri territoriali e regionali di parità per il controllo e la verifica del rispetto dei requisiti necessari al mantenimento dei parametri minimi da parte delle imprese.

Accredia, con l’emanazione della circolare tecnica n. 43/2022 ha dato disposizioni in merito all’accreditamento degli organismi di valutazione che vorranno certificare la parità di genere all’interno delle organizzazioni ai sensi della UNI/PdR 125:2022. Gli organismi di valutazione accreditati potranno certificare organizzazioni ed imprese di tutte le dimensioni. Dal 30 giugno 2022, Accredia ha iniziato ad accreditare gli Organismi di certificazione che opereranno in base alla nuova prassi UNI/Pdr 125:2022 e che potranno iniziare i processi di certificazione delle imprese che ne faranno richiesta. Per conoscere la lista completa degli Organismi di certificazione accreditati è possibile consultare questo elenco.

La Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 prevede un insieme di indicatori prestazionali (Key performance indicator – Kpi) definiti come percorribili, pertinenti e confrontabili e in grado di guidare il cambiamento delle politiche per la parità di genere delle imprese.  Per garantire una misurazione omnicomprensiva del livello di maturità delle singole organizzazioni, sono individuate 6 aree strategiche di valutazione per le differenti variabili che contraddistinguono un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere:

  • cultura e strategia;
  • governance;
  • processi di gestione delle risorse umane (Hr);
  • opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda;
  • equità remunerativa per genere;
  • tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.

Ogni area è contraddistinta da un peso percentuale, per un totale pari a 100, che contribuisce alla misurazione del livello attuale dell’organizzazione e rispetto al quale è misurato il miglioramento nel tempo. Per ciascuna area di valutazione sono stati identificati degli specifici Kpi con i quali misurare il grado di maturità. I Kpi sono di natura quantitativa e qualitativa, i primi sono misurati in termini di variazione percentuale rispetto a un valore interno aziendale o al valore medio di riferimento nazionale o del tipo di attività economica (sulla base del codice Ateco di appartenenza), i secondi in termini di presenza o assenza.

Ogni indicatore è associato a un punteggio il cui raggiungimento o meno viene ponderato per il peso dell’area di valutazione: è previsto il raggiungimento del punteggio minimo di sintesi complessivo del 60% per determinare l’accesso alla certificazione da parte dell’organizzazione.

La certificazione, ad opera degli organismi di certificazione accreditati, ha validità triennale in base alla norma CEI EN ISO/IEC 17021-1 ed è soggetta a monitoraggio annuale.

Con decreto della Ministra per le pari opportunità e la famiglia del 5 aprile 2022, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 3 maggio 2022, in attuazione dell’art. 1, comma 145 della legge di bilancio 2022, è stato inoltre istituito il Tavolo di lavoro permanente sulla certificazione di genere alle imprese. Il Tavolo è composto da due rappresentanti del Dipartimento per le pari opportunità, due del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e due del Ministero dello sviluppo economico, da due componenti rappresentanti delle consigliere e dei consiglieri di parità, da tre rappresentanti delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e da quattro esperti in materie giuridico economiche e sociologiche con competenze specifiche sulle tematiche di genere. Con decreto della Ministra per le pari opportunità e la famiglia del 19 luglio 2022 sono stati nominati i componenti del Tavolo di lavoro sulla certificazione della parità di genere.

Del nuovo Tavolo sulla certificazione si avvarrà l’Osservatorio nazionale per l’integrazione delle politiche per la parità di genere, istituito dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234, art.1, comma 141. Con l’istituzione del Tavolo di lavoro permanente sulla certificazione di genere alle imprese cessa dalle proprie funzioni il tavolo di lavoro sulla certificazione di genere delle imprese costituito precedentemente con decreto del Capo del Dipartimento per le pari opportunità.

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