Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica: la Ministra Bonetti presiede la riunione di insediamento

6 settembre 2022

Si è insediato oggi l’Osservatorio sul fenomeno della violenza nei confronti delle donne e sulla violenza domestica, costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per le pari opportunità, con decreto della Ministra per le pari opportunità e la famiglia del 12 aprile 2022.

La costituzione dell’Osservatorio, presieduto dalla Ministra Elena Bonetti, rientra nell’ambito delle misure previste dalla Legge di Bilancio 2022, che ha reso strutturale l’adozione, da parte del Governo, di un Piano strategico nazionale contro la violenza ed ha delineato un sistema di governance stabile e strutturato.

“Oggi si è riunito per la prima volta un Osservatorio importante, al quale sono demandati per legge compiti di analisi, monitoraggio e proposta in materia di violenza maschile contro le donne. È un altro inizio che segna la strada da fare. Siamo già al lavoro per definire il Piano Operativo che attuerà le misure previste dal Piano Strategico 2021-2023, e fra queste un’importanza centrale avranno la formazione degli operatori, la prevenzione e il monitoraggio”.

La Ministra ha inoltre dato conto dei lavori relativi alla definizione dei requisiti minimi dei programmi per uomini autori di violenza di genere (CUAV), per i quali nel 2022 si prevede di ripartire tra le Regioni la somma di 9 milioni di euro. 

Frattanto, è già avviato il lavoro di revisione dell’Intesa del 2014 sui requisiti minimi dei Centri antiviolenza e Case rifugio, il cui testo – frutto della collaborazione tra il Dipartimento per le pari opportunità, le Regioni, l’ANCI e le associazioni di riferimento – sarà sottoposto a breve all’esame della Conferenza Unificata. L’approvazione dell’Intesa costituisce condizione necessaria per procedere alla ripartizione alle Regioni delle risorse per l’annualità 2022, incrementate di 10 milioni rispetto al 2021. Dei complessivi 40 milioni di euro, 30 milioni sono destinati ai Centri antiviolenza e alle Case rifugio e la restante somma di 10 milioni di euro per azioni di sistema.

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