22 aprile 2016
In questa giornata, simbolo ed emblema di battaglie, vittorie e pezzi di storie ancora da cancellare, viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (Serie Generale n. 56 dell’8 marzo 2016) un Avviso pubblico della Presidenza del Consiglio dei ministri -Dipartimento per le pari opportunità, che prevede lo stanziamento di 12 milioni di euro finalizzati al finanziamento di progetti volti a sviluppare la rete di sostegno alle donne vittime di violenza e ai loro figli attraverso il rafforzamento dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza, delle case rifugio e dei servizi di assistenza, prevenzione e contrasto che, a diverso titolo, entrano in relazione con le donne vittime di violenza.
Potranno partecipare all’Avviso i soggetti promotori dei Centri antiviolenza e le Case rifugio quali: Enti locali, in forma singola o associata (ATS); associazioni e organizzazioni operanti nel settore del sostegno e dell’aiuto alle donne vittime di violenza, che abbiano maturato esperienze e competenze specifiche in materia di violenza contro le donne, che utilizzino una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tra donne, con personale formato specificatamente sulla violenza di genere.
Da anni il Dipartimento è impegnato a realizzare azioni in materia di prevenzione e contrasto della violenza di genere, in sinergia con le Amministrazioni centrali, le Regioni, gli Enti locali, il privato sociale e le associazioni.
Il primo agosto 2014 è entrata in vigore la “Convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica” – meglio nota come “Convenzione di Istanbul”- che, all’art. 3, definisce la violenza contro le donne “una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne, comprendente tutti gli atti di violenza fondati sul genere che provocano o sono suscettibili di provocare danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica, comprese le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, sia nella vita pubblica, che nella vita privata”.
In risposta alle indicazioni contenute nella Convenzione di Istanbul, il Governo italiano ha adottato il 14 agosto 2013 il decreto legge n. 93, convertito in legge 15 ottobre 2013 n. 119, recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”.
L’articolo 5 del citato decreto legge, ha previsto l’adozione di un “Piano d’azione straordinario contro la violenza sessuale e di genere”.
Il Piano, adottato il 7 luglio u.s, prevede una pluralità di azioni in diversi ambiti: campagne di pubblica informazione e sensibilizzazione; promozione in ambito scolastico delle corrette relazioni tra i sessi; potenziamento dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza e protezione delle vittime di violenza di genere e di stalking; formazione specializzata degli operatori.
Con il presente Avviso, il Dipartimento per le pari opportunità, intende dare attuazione a quanto previsto dal Piano attraverso il finanziamento di azioni volte a rafforzare le misure poste in essere a sostegno delle vittime di violenza di genere e i loro figli ed i servizi a loro dedicati, il tutto in un’ottica non solo di assistenza ma di empowerment femminile.
Il bando vuole essere, quindi, da una parte un riconoscimento per tutte e tutti coloro che da tempo si impegnano e lottano accanto alle donne vittime di violenza e dall’altra parte, uno strumento per fortificare le strategie già poste “sul campo”, con l’intento di costruire e implementare quei sistemi di governance che sono la base per la giusta promozione di qualsiasi politica di welfare.
Si ricorda che le domande, ai sensi dell’art. 6 del presente Avviso, devono essere inviate, tramite Posta Elettronica Certificata, ESCLUSIVAMENTE al seguente indirizzo: progettiviolenza@pec.governo.it“, entro e non oltre la mezzanotte del 22 aprile 2016.
Le domande pervenute ad altri indirizzi istituzionali del Dipartimento per le pari opportunità non saranno considerate ammissibili ed escluse, pertanto, dalla valutazione.
Ogni eventuale problematica rilevata nella trasmissione potrà essere comunicata a: violenza.po@governo.it.