Convenzione di Istanbul: la Ministra Bonetti condivide una dichiarazione congiunta di Ministri europei a sostegno della Convenzione a 10 anni dalla nascita

11 maggio 2021

La Ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, ha condiviso una dichiarazione congiunta assieme a Ministri di 16 Stati europei, di sostegno alla “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica”, più conosciuta come Convenzione di Istanbul, in occasione del decimo anniversario dalla sua firma, iniziata l’11 maggio 2011.

La Convenzione di Istanbul è una pietra miliare nella lotta contro la violenza di genere, per la prima volta riconosciuta come una violazione dei diritti umani. È, inoltre, il primo trattato europeo giuridicamente vincolante in questo settore. Comprende una serie di misure ad ampio raggio per prevenire la violenza, proteggere le sue vittime e perseguire i colpevoli diventando per molti Governi un modello giuridico a cui guardare per sviluppare la propria legislazione sul tema.

La proposta di sostegno alla Convenzione nasce in un momento in cui la Convenzione subisce attacchi crescenti. Alla recente decisione del Governo turco del 19 marzo 2021 di ritirarsi dalla Convenzione, si somma, infatti, la preoccupante opposizione da parte di alcuni Governi e membri del Parlamento dell’Unione europea.

La Convenzione, sottolineano i Paesi sostenitori, è un presidio giuridico fondamentale per la tutela delle donne e il suo valore va ribadito con forza e fattivamente in un momento in cui la ricaduta sociale ed economica della pandemia minaccia soprattutto le donne, le più a rischio nella perdita dell’impiego così come in casa, dove la violenza domestica è aumentata durante il lockdown e con le restrizioni è diventato molto più difficile per le donne chiedere aiuto.

L’Italia e gli altri 15 Stati europei (Austria, Belgio, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Spagna, Svezia) che hanno condiviso la dichiarazione non solo chiedono alla Turchia di revocare la decisione presa qualche mese fa ma si impegnano a garantire la piena attuazione e applicazione della Convenzione e a lavorare insieme per proteggere i valori fondamentali garantiti dalla Convenzione di Istanbul.

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